Avio-superficie (la chiamavano aeroporto)
Durata lavori: dicembre 2001 – gennaio 2005
Costo complessivo: € 12.774.748,19 + IVA
Fonte del finanziamento: Fondi Unione Europea tramite Regione Calabria
Una pista lunga quasi 2 chilometri dove si può atterrare solo a vista. E che avrebbe dovuto far decollare l’economia locale. Nessuna delle due cose è mai accaduta, naturalmente, nonostante un investimento iniziale di quasi 13 milioni di Euro.
Fatto salvo che si tratta di un’avio-superficie e non di un aeroporto, come invece enfaticamente annunciato, sono due le principali questioni che avrebbero impedito lo sviluppo dell’area favorendone invece lo stato di incuria: il mancato inserimento dell’opera nelle strategie nazionali e regionali per lo sviluppo del sistema dei trasporti; gli attriti interni al Patto territoriale che riunisce 14 Comuni limitrofi.
Dal 2006 l’avio-superficie di Scalea è stata gestita, tramite affidamento diretto e in comodato d’uso gratuito, dalla Società Idroscalo Turistico di Napoli. Offre servizi per aviazione privata, e sostanzialmente funge da scalo per il rifornimento di carburante (circa 4mila i voli annui dichiarati).
Lo scorso febbraio, la Barbieri Costruzioni S.r.l., con sedi a Roma e Sangineto (CS), si è aggiudicata i lavori per il progetto di riqualificazione delle aree adiacenti all’avio-superficie, “ai fini della realizzazione di servizi turistici e della riduzione dell’impatto ambientale”, secondo quanto previsto dal Piano di Interventi di Sviluppo Locale. La società contribuirà con 3 milioni di Euro, cui si aggiungono 2,1 milioni di fondi pubblici, e avrà l’intera struttura in gestione per 15 anni. La prima parte dei lavori dovrebbe concludersi entro il 2015.
Si chiama project financing. Smuoverà altri 5 milioni di euro. Basteranno per adeguare l’avio-superficie agli standard richiesti a un aeroporto turistico?
(… intanto Penelope tesse la sua tela …)